martedì 31 luglio 2012

Consigli per diminuire il dolore al parto

Il travaglio è un gran punto di domanda..perciò bisogna viverlo contrazione dopo contrazione,senza pensare a quanta strada dobbiamo ancora fare...
Importante è concentrarsi con le tecniche di respirazione su come superare il dolore della contrazione del momento.
Cercate di bere o di mangiare qualcosa per avere sempre delle buone scorte di energia.
Distraetevi dal dolore magari parlando con vostro marito.
Rimanete rilassate e concentratevi sull'inspirare ed espiarare lentamente all'inizio di ogni contrazione. Chiudere gli occhi e inspirare con calma dal naso,immaginando che il respiare riempia ogni parte del nostro corpo,rilassando tutti i muscoli. Poi espirate lentamente dalla bocca,immaginando di espellere tutto il dolore della contrazione.
Potete anche provare a visualizzare un luogo rilassante e tranquillizzante per allontanare il dolore dalla mente.
Quando il dolore si fa intenso,l'espirazione è fondamentale.
Il massaggio alla schiena è rilassante per alleviare il mal di schiena,accompagnato da musica rilassante.

venerdì 27 luglio 2012

Come riconoscere il vero travaglio?

Questo è uno dei pensieri maggiormente ricorrenti nelle donne incinte.
Ci sono alcuni segnali che determinano l'inizio del travaglio:
  • contrazioni regolari a intervalli di 15 minuti;
  • contrazioni che durano più a lungo e che diventano più intense e ravvicinate;
  • le contrazioni persistono seppur si cammina o si cambia posizione.
  • dolore nella parte inferiore della schiena;
  • bisogno di evacuare l'intestino;
  • perdita di un liquido che non è urina (rottura delle membrane).
Nella maggior parte delle primipare il travaglio è molto lungo,poichè le contrazioni richiedono più tempo a diventare regolari. Nella seconda gravidanza il travaglio può essere più veloce e se le contrazioni rimangono sopportabili può accadere che la madre non si accorga di aver raggiunto la dilatazione completa fino a quando non avverte il bisogno incontenibile di spingere per far uscire il bambino.
Importantissima è la presenza del marito durante questi momenti, il quale può essere di grande aiuto se ha frequentato il corso di preparazione al parto e se noi donne esprimiamo senza timore ciò di cui abbiamo bisogno.

mercoledì 25 luglio 2012

Esercizi contro il mal di schiena in gravidanza

Per alleviare il dolore alla schiena in gravidanza, ci sono, oltre all'utilizzo di fasce o guaine che sostengono la pancia,degli esercizi utili:
  • supine,abbracciate le ginocchia e oscillate delicatamente da un lato all'altro per alleviare le tensioni alla zona lombare e al bacino.
  • supine con le ginocchia piegate al petto,piedi uniti e braccia aperte all'altezza delle spalle;lasciate cadere lentamente le ginocchia da un lato e girate la testa in direzione opposta,fino a sentire una lieve torsione alla colonna vertebrale. Ripetere dall'altro lato.
  • Supine con le ginocchia piegate e divaricate in linea con le spalle e le braccia lungo il corpo. Spingete sui piedi in modo che cosce,bacino e schiena si sollevino dal pavimento fino all'altezza delle scapole,quindi abbassate la schiena lentamente espirando.
  • Supine con le ginocchia piegate e i piedi a terra,contraete i muscoli addominali inferiori e i glutei,premendo la zona lombare  contro il pavimento. Tenete la posizione per 10 secondi e poi rilasciate lentamente.
  • Supine con le ginocchia piegate e i piedi uniti. Comprimete un oggetto delle dimensioni di una pallina da tennis tra le ginocchia. Mantenete la contrazione per una decina di secondi e ripetete l'es. per 10 volte.
  • Sedufte sulle ginocchia piegate,divaricate leggermente le gambe per far posto alla pancia e allungate le braccia di fronte a voi sul pavimento.Dovete sentire la colonna vertebrale che si allunga.
  • A quattro zampe,con ginocchia e braccia leggermente divaricate e in linea con le spalle,inarcate la schiena contraendo i glutei e portando in avanti il pube. Rilasciate lentamente fino a raddrizzare la schiena.

martedì 24 luglio 2012

Esame della curva glicemica

Ciao mamme..ieri ho fatto il temuto esame della curva glicemica...Questo esame si basa sulla somministrazione per bocca di una quantità fissa di glucosio in soluzione acquosa, a cui seguono alcuni piccoli prelievi ematici ad intervalli di tempo prestabiliti. A differenza della mia prima gravidanza,ora hanno cambiato la modalità..
Inizialmente l'infermiera ha verificato che il valore di glicemia a digiuno fosse inferiore a  126 mg/dl.
Successivamente viene effettuato il primo prelievo ematico. Subito dopo viene effettuata la somministrazione di 75 gr di glucosio per via orale...e si deve aspettare un'ora per fare il secondo prelievo ematico;durante tutto questo tempo la mamma non deve mangiare e non deve vomitare.
Successivamente al secondo prelievo segue dopo un'altra ora il terzo prelievo.
In seguito consiglio di mangiare qualcosa di salato.
                                                        

giovedì 19 luglio 2012

Metodi per aiutare a far partire il travaglio

La mia stessa ginecologa con la mia prima figlia,mi aveva consigliato i seguenti metodi per scatenare il travaglio:
  • rapporti sessuali: poichè il liquido seminale è la più grande fonte di prostaglandine;
  • stirare tanto;
  • fare lunghe passeggiate;
  • stimolazione dei capezzoli: causa il rilascio di ossitocina nel sangue della madre,la qualein seguito stimola la contrazione dei muscoli uterini. Sia la stimolazione manuale che orale sono efficaci nel rilascio di ossitocina;
  • olio di ricino: induce il travaglio ;assunto per via orale agisce da lassativo stimolando il tratto digestivo che spesso porta a cominciare il travaglio. La mia ginecologa mi aveva consigliato di assumere 1 cucchiaio di olio di ricino nel succo di frutta e poi un secondo cucchiaio a distanza di un'ora;
  • distensione delle membrane: il medico inserisce due dita nel collo dell'utero e separa delicatamente il sacco amniotico dalla parte interna della cervice. Facendo ciò stimola la produzione di prostaglandine naturali della cervice. Io personalmente ho fatto la distensione delle membrane che insieme all'olio di ricino mi hanno fatto partire il travaglio.

mercoledì 18 luglio 2012

Il Telelavoro

Ho trovato un'articolo interessante per noi mamme dal sito Bimbisani&belli.it che descrive le caratteristiche del telelavoro.
"Dopo la nascita di un figlio e trascorso il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, oppure terminati i sei mesi di congedo facoltativo previsti dalla legge, molte neomamme devono fare i conti con il rientro in ufficio. Per alcune donne riuscire a conciliare famiglia e lavoro non è semplice, soprattutto se non ci sono aiuti esterni e se l’orario di lavoro prevede che la mamma si assenti da casa tutto il giorno. Oltre a ricorrere ad asili nido, baby-sitter e nonni oggi, grazie all’avvento dei sistemi informatici e delle nuove tecnologie, in Italia si sta diffondendo il telelavoro, anche se i dati relativi al nostro Paese sono i più bassi d’Europa: ne usufruisce, infatti, solo il 3,9% della forza lavoro.
Si tratta di una buona opportunità lavorativa per le neomamme perché consente di avere orari piuttosto flessibili e non prevede spostamenti casa-ufficio e viceversa.
Nello specifico il telelavoro consente di svolgere l’attività lavorativa in un luogo diverso dalla sede dell’azienda, per esempio dalla propria abitazione, e comunicare con essa per via telematica. Ciò significa che la donna riceve i compiti da svolgere dal datore di lavoro e comunica con quest’ultimo circa lo svolgimento dell’attività lavorativa tramite computer, telefono (o cellulare) e Internet. La natura del rapporto di lavoro in atto  prevede che siano disposti rientri periodici del lavoratore in sede.
Il telelavoro è regolamentato da leggi e accordi quadro nazionali e interconfederali, nonché da accordi contrattuali. Il lavoratore beneficia delle stesse opportunità di carriera, di partecipazione a iniziative formative eccetera. Le donne che fanno questa scelta hanno quindi le stesse tutele e gli stessi diritti previsti dal contratto nazionale di categoria e da quello aziendale e beneficiano degli stessi diritti sindacali di chi lavora in azienda.

Il telelavoro è adatto per tutti i lavori d’ufficio. Per esempio:
- contabilità;
- assistenza clienti;
- attività in proprio (lavoro giornalistico, traduzioni, interviste per indagini di mercato e televendita).
Il telelavoro può essere di diversi tipi. Ecco i principali.
- A domicilio: da casa ci si collega per via telematica all’azienda o ai clienti da seguire. Può prevedere anche una forma mista - ovvero una parte può essere svolta presso la società - e può essere da dipendente o autonomo. È molto flessibile e dà grande autonomia lavorativa e familiare;
- mobile: il lavoro non si svolge in un luogo fisso ma presso le sedi dei clienti, in alberghi o nell’ufficio di appoggio. È adatto per attività di vendita, assistenza e ricerche di mercato. Aiuta a risparmiare tempo, perché ci si può recare direttamente dai clienti. È comunque un’attività svolta fuori casa;
- a distanza: prevede una struttura attrezzata a disposizione di più lavoratori in un luogo diverso dalla sede aziendale. Da questa struttura si entra in contatto con la propria azienda, si scambiano dati, si caricano programmi e si pianifica la propria attività. Il centro di lavoro può essere pubblico, privato o misto, ed è sfruttato da dipendenti, lavoratori autonomi, liberi professionisti e piccoli imprenditori. A volte prevede un orario rigido, ma è vicino all’abitazione.
Le spese per installazione e manutenzione della postazione di telelavoro sono a carico del datore di lavoro. Le attrezzature informatiche, comunicative e strumentali necessarie sono concesse in comodato gratuito al lavoratore per la durata del progetto. Chi lavora da casa riceverà una somma (spesso forfettaria) come rimborso spese di consumi energetici, telefonici ecc. Se si lavora in proprio tutta l’attrezzatura (scrivania, sedia con seduta e schienale regolabili, telefono, computer, fax ecc.) è a carico del lavoratore.
Per avere informazioni sul telelavoro è possibile rivolgersi all’Ufficio personale della propria azienda, ai sindacati o all’Inps."

martedì 17 luglio 2012

Pronto soccorso naturale

Nel momento in cui il nostro bimbo cade,la prima cosa da fare è utilizzare la terapia del freddo: usando ghiaccio, acqua fresca o acqua corrente per 5-10 minuti.
Possono venire in aiuto: qualche foglia di CAVOLO, un POMODORO schiacciato, una PATATA cruda grattugiata da applicare freddi.
Utilissime le pomate di arnica o iperico e anche sotto forma omeopatica. 
Per quanto concerne le ferite, è necessario lavare la zona interessata dal trauma ed eliminare ogni residuo di sporco (es. terra o corpi estranei).
Utilissime e quasi miracolose sono le foglie di PIANTAGGINE: basta coglierle in giardino (è una pianta comunissima) schiacciarle un po' per far fuoriuscire il caratteristico succo e applicare uno strato di 3-4 foglie sulla ferita tenendole ferme con una fasciatura. Da rifare ogni 8 ore.
Un'ottima soluzione disinfettante si può ottenere diluendo un cucchiaino di tintura madre di CALENDULA in mezzo bicchiere di acqua bollita: applicata sulla ferita accelera la cicatrizzazione e lenisce il dolore.
CALENDULA.
L'ARGILLA, impastata con poca acqua da applicare sulla ferita,è anch'essa un'ottimo cicatrizzante.